Rise to Stardom: risultati e resoconto.

“Rise to Stardom” è nato con tutti i presupposti per essere l’evento dell’estate 2016: un torneo molto intrigante, e match extra-torneo di assoluto livello, con un totale di 5 cinture in palio ed i migliori atleti italiani ed internazionali.

La Rising Sun ha fatto del suo meglio per proporre un altro grande evento, composto da due show, e possiamo orgogliosamente dire di essere riusciti nel nostro intento: divertire, stupire e proporre grande wrestling.

Il SUNtuario ha visto dapprima un seminario tenuto dalla star ungherese Icarus, a cui hanno partecipato entusiasti svariati atleti nostrani, così da iniziare a “riscaldare” il ring e l’atmosfera.

Verso le ore 19, il pubblico è poi stato chiamato a raccolta, per l’inizio dello show pomeridiano.

Nella breve introduzione del nostro Presidente, Fabio Tornaghi, è stato annunciato che il direttore Kobra non sarebbe stato presente, poichè impegnato in un viaggio d’affari negli Stati Uniti (e già fra il pubblico c’era chi speculava sull’eventuale firma di contratti da parte di wrestlers americani più e meno noti).
A sostituirlo, però, ha designato a sorpresa Miso Mijatovic, che aveva già combattuto a The House of the Rising Sun, e che ha subito messo in chiaro che la serata la conduceva lui, e che la cintura di Rising Champion l’avrebbe vinta Andy Manero, come da Kobra dichiarato a suo tempo.

E subito è stato chiamato il primo match del torneo:

Rising Champion Tournament, quarto di finale n.1: Iceman b. Horus l’Assoluto
Opener molto interessante, con due wrestlers che sono probabilmente all’apice della carriera, e che si risolve con una mezza polemica: Horus schiena infatti Iceman, che però ha il piede sulla corda: l’arbitro non effettua quindi il conto di 3, fra le proteste dell’atleta assoluto, ed Iceman di rapina chiude la contesa con un roll up.
Horus non la prende ovviamente bene, e dichiara che è oggetto di un’ingiustizia e che ha ancora parecchia benzina: per questo, sarà lui a sfidare Dover per il titolo hardcore HCW (forte anche della vittoria nel main event del preshow di The House of the Rising Sun, avvenuta in un TLC match).

Rising Champion Tournament, quarto di finale n.2: Andy Manero b. Gravity
Dopo la vittoria in tag team nello scorso evento di maggio, Gravity si è posto l’obiettivo di diventare il più giovane campione della storia del wrestling italiano.
Il sorteggio, però, gli ha posto di fronte un ostacolo rivelatosi troppo grosso: Andy Manero, che forte anche della sua esperienza (e di qualche scorrettezza) vince questo match, pur a seguito di una performance incredibile da parte del giovane fenomeno italiano.

Rising Champion Tournament, quarto di finale n.3: Kyo Kazama b. Dave Marley
Kyo Kazama non sapeva chi sarebbe stato il suo avversario, che è stato scelto fra i giovani più interessanti della federazione mantovana Kox.
Ad affrontarlo, è Dave Marley, accompagnato ed assistito da Alexander.
Nonostante una buona performance, l’esperienza del veterano Kyo (attuale tag team champion Asca) si è fatta sentire, assicurandogli una vittoria netta.

Rising Champion Tournament, quarto di finale n.4: Steve McKee b. Mambo Italiano
Mambo Italiano era una delle grandi curiosità della serata; dopo svariati mesi di allenamento e preparazione negli Stati Uniti, alla corte di Booker T, il pubblico era entusiasta di poterlo rivedere in Italia.
Ma, suo malgrado, si è dovuto inchinare di fronte ad una grandissima promessa della FCW (e di tutto il wrestling italiano): Steve McKee.
Molto scorrettamente, però, dopo la fine del match ha attaccato Steve duramente.
Il presentatore Miso Mijatovic, non ha potuto far altro che complimentarsi con Steve per il bel match e la sorprendente vittoria.
Il premio che però ha voluto dargli, è stata una doccia fredda per tutti i presenti, poichè ha sancito che la sua semifinale avrebbe avuto immediatamente luogo, contro Andy Manero.

Rising Champion Tournament, semifinale n.1: Andy Manero b. Steve McKee
Con Steve chiaramente infortunato, Manero non ha avuto bisogno di molto tempo per aver la meglio, nonostante una resistenza stoica.
La sua vittoria, scontata, è stata accolta quindi da un forte coro di fischi da parte del pubblico del SUNtuario, mentre Steve è poi uscito con una standing ovation. In circostanze normali, probabilmente avrebbe davvero potuto arrivare fino in fondo al torneo.

FCW Tag Team Titles: The Arrows of Hungary (Icarus & Dover) b. The Headhunters (c) (The Entertrainer & Kronos)
The Headhunters entrano nel SUNtuario da campioni, ma di fronte trovano una coppia supercollaudata, formata da due wrestlers esperti e di fama internazionale, nella cui carriera manca solamente un titolo straniero.
Ed a seguito di un match eclatante, portato avanti a suon di colpi incredibili, saranno proprio gli ungheresi a riportare in patria le cinture FCW, che torneranno a difendere a Pero (MI) in occasione dello show FCW di sabato 24 settembre, come apprendiamo nel loro discorso di ringraziamento al pubblico, fatto post match.

Segue quindi una pausa di mezzora circa, per dar tempo al nostro pubblico di rifocillarsi comodamente e di rifiatare, facendo foto con gli atleti e potendo scambiare con loro pareri ed opinioni.

Poco dopo le ore 21.00, ha quindi inizio lo show serale!

E che inizio, perchè Miso Mijatovic chiama subito il primo match:

Rising Champion Tournament, semifinale n.2: Iceman b. Kyo Kazama
Due rivali storici: Iceman ed il traditore infame Kyo Kazama. E non poteva quindi che essere un match monumentale, con Kyo che grazie ai suoi poderosi calci prova ad indebolire le gambe di Iceman, che invece fa sfoggio della sua potenza e della sua tecnica per avere infine la meglio sull’eterno rivale (che in coppia lo aveva battuto un mese fa).

RIW Title match (loser leaves Sun): G-King b. Entertrainer (schienato), Mambo Italiano e Steve McKee.
G-King aveva messo in palio la sua cintura di campione della RIW (Real Italian Wrestling), ma ad un prezzo: il perdente del match, avrebbe dovuto lasciare la Sun.
Ad accettare la sfida, sono stati The Entertrainer, Mambo Italiano e Steve McKee.
In un match frizzante e vivace, in cui è intervenuto anche Kronos, è proprio il tag team partner di Entertrainer che, non riuscendo in un tentativo di interferenza, causa di riflesso la sconfitta del proprio compare, schienato da G-King a seguito di una mossa improvvisa che l’ha colto di sorpresa.
Il post match è infuocato, con i tifosi che cantano il classico ‘Goodbye’ all’odiatissimo Entertrainer, e Kronos che prende il microfono in mano per offrirsi per un match, che se vinto annullerà la cacciata del partner.
Per bocca di Miso Mijatovic, Kobra accetta, ponendo una condizione: se Kronos perderà il match, anche lui se ne andrà! Ed il match parte subito!

Single match (if Kronos loses, he leaves Sun): Gravity b. Kronos.
Lo sfidante di Kronos è Gravity, che tanto ha impressionato i tifosi.
Ed il match è a detta di tutti probabilmente uno dei migliori della serata: due giovani wrestlers, sempre più in rampa di lancio, che danno spettacolo.
Sì, Kronos è una odiosa montagna vivente, ma il pubblico non può non esaltarsi quando effettua un moonsault.
E le acrobazie di Gravity danno costantemente il là a lunghe serie di applausi.
Il match sarà chiuso da Gravity stesso con un’acrobazia incredibile, fra il delirio del SUNtuario. Perchè oltre ad aver visto un grandissimo match, Kronos dovrà lasciare la Sun insieme a The Entertrainer!

HCW Hardcore Title Match (falls count anywhere): Dover (c) b. Horus l’Assoluto
Indubbiamente questo è stato il match più duro e violento della serata.
Oltre a non risparmiarsi alcun conto, i due contendenti faranno uso di una serie di oggetti: carrello, grattuggia, padella, sedie, puntine, tavolo con filo spinato, quasi interamente all’esterno del ring.
La chiusura del match è imponente: Horus viene lanciato con una potenza immane su un “tavolo di sedie” coperto da puntine, ed il conto di 3 è scontato. Dover rimane quindi campione hardcore HCW, al termine di un incontro che ha visto il pubblico seguire interamente in piedi.

Segue quindi una breve pausa, al termine della quale lo show riprende presentato dal Presidente Fabio Tornaghi, che spiega che non si è più trovato Miso Mijatovic, e ne farà quindi la parte.
Il prossimo match, è quello valido per il God of Sun, fra TG ed Icarus. Quando il match sta per iniziare, però, risuona la musica di Miso Mijatovic, che proclama che lui parteciperà al match per ordine di Kobra, vincendo per lui il titolo.

God of Sun Title Match: TG (c) b. Icarus, Miso Mijatovic
Match a detta di molti il migliore della serata.
TG si conferma un’ulteriore volta un campione incredibile, che si dona anima e corpo al wrestling ed ai fans, disputando una performance clamorosa, con una varietà di mosse ed applicazioni da far invidia a qualunque professionista.
Icarus, invece, lo conoscevamo già per la sua agilità, unita ad una forza notevole.
Mijatovic non era chiaramente entrato sul ring per presenziare; le sue mosse, potenti e dall’impatto devastante, lo hanno portato più volte ad un passo dalla vittoria, che però è poi andata a TG, che ha schienato Icarus dopo averlo sottoposto ad una delle sue potenti finisher. Rimarrà nella mente (e nelle orecchie) di tutti l’eco delle numerosissime chop che si sono scambiati fra loro i 3 contendenti.

Over the Top Rope Battle Royal: vincitore Manuel Bottazzini
Partecipano alla Battle Royal (la cui stipulazione impone di scagliare gli avversari oltre la terza corda, per eliminarli): Aaron Cage, Dave Marley, Alexander, Daniel, The Great Requiem, Big Scatolone, Manuel Bottazzini, Nicolò Ferrari ed il Buttafuori Kox.
Descrivere questo match è veramente difficile.
Il pubblico è impazzito fra mille sentimenti, dall’emozione per il ritorno di The Great Requiem, alle risate per la presenza di Big Scatolone (uno scatolone di cartone, dapprima eliminato e poi tornato di prepotenza sul ring, sospinto dai tifosi, e quindi distrutto e mangiato da Nicolò Ferrari), alla sorpresa per diverse gesta atletiche degne di nota.
Un match se vogliamo anomalo, ma che ha soddisfatto un pubblico che ne ha ben compreso lo spirito.

Rising Champion Tournament, finale: Iceman b. Andy Manero
IL match. La finale del torneo. Quello a cui seguirà la prima incoronazione di un Rising Champion.
Ed è un match pazzesco, con un finale che non possiamo descrivervi e che preferiamo mostrarvi in anteprima:

Finisce quindi lo show fra il tripudio del pubblico del SUNtuario, che già aveva circondato il ring verso la fine del match, esploso dopo il mancato conto di 3.

Moltissime emozioni, tanta gioia, ed un primo Rising Champion: Iceman.

Iceman-Rising-Champion

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordiamo inoltre, per chi fosse interessato, che è disponibile il digital download dello show (intero, inclusi i vari segmenti) a soli 5 euro.

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