Unlimited Ambition: resoconto con risultati

Eccoci con un resoconto di quanto accaduto nell’incredibile serata di “Unlimited Ambition”!

STAGE 1

– Single match: Akira def. Gravity

Solitamente gli opener servono per rompere il ghiaccio, e Kobra, che ha scelto di far scontrare due ragazzi che solitamente fanno coppia (come Wonderkids), ha proposto questo abbinamento particolare.
Beh, altro che rottura del ghiaccio! Un match sensazionale, equilibratissimo, che ha visto Akira resistere alla Supernova di Gravity, e chiudere il match al termine del quale il pubblico si è riversato a bordo ring battendo le mani sul ring stesso, in segno di approvazione.

– #1 Contendership “God of Sun” title: Miso Mijatovic def. Steve McKee

Questo match non era previsto in card, ed è stata una novità introdotta da Kobra, sicuro che Mijatovic avrebbe avuto la meglio su McKee, già sconfitto dalle loro decisioni a Rise to Stardom.
Quando però sembrava che non sarebbe andata come voleva Kobra, è intervenuto Horus ad aiutare Mijatovic, che ha quindi potuto vincere. Al termine del match, è stato quindi annunciato che Kobra, Mijatovic e Manero erano tre nuovi membri dell’Arcadia, rappresentata nell’occasione da Horus e Kyo Kazama.

– #1 Contendership “Asca Tag Team titles: The Arrows of Hungary (Icarus & Dover) def. 2Unlimited (Patrick & Jay Sammon)

Primo match internazionale della serata, e primo tag team match; incontro all’insegna del rispetto altrui, con due stili diversi: dinamismo e rapidità per gli irlandesi, forza e durezza nei colpi per gli ungheresi. A prevalere, in ultimo, sono gli Arrows grazie ad una spettacolare manovra di coppia. Ancora una volta, il pubblico si è riversato in massa per il “battito di ring” di fine match.

– #1 Contendership “God of Sun” title: Ashley Dunn def. Nemesi

Esordio internazionale per la Superstar Ashley Dunn, che nell’occasione affronta Nemesi (al ritorno dopo circa 2 anni di assenza, per infortunio) in un match che a questo punto decreterà il terzo componente del match per il titolo di God of Sun.
Match estremamente vivace e spettacolare, che vede uscire vittorioso il funambolico lottatore inglese. Applausi finali a scena aperta per ambo i contendenti, ed in particolare per Nemesi, ritornato in grande forma.

– Single match: Joel Redman def. Mr. Excellent

Il meglio del wrestling britannico, un atleta campione ad NXT, contro il veterano maggiormente rappresentativo della scena italiana.
Ed il match è effettivamente stato sensazionale, adatto a palati fini, basato su clamorosi scambi tecnici che hanno mostrato le grandi virtù di ambo i lottatori.
A vincerlo, è stato quindi Redman, anche se l’arena ha tributato un lungo applauso finale ad entrambi.

 

STAGE 2

– Asca tag team titles match: Arcadia (Horus L’Assoluto & Kyo Kazama) def. Steve McKee & Tenacious Dalla

L’Arcadia era alla prima difesa titolata sul ring di Almenno, e non ha fallito l’obiettivo, grazie anche alle scorrettezze compiute a bordo ring da Mijatovic, nuovo membreo della stable.
Assordanti i fischi del pubblico ed i cori “Fuck Arcadia”, soprattutto alla fine.
Per Tenacious Dalla comunque ottima prova di esordio in Asca e Rising Sun, mentre McKee ancora una volta ottiene una sconfitta per colpe non sue (in Sun è ora a 4 sconfitte ed 1 vittoria, ed ha praticamente sempre perso per le scorrettezze dell’Arcadia, situazione difficile da accettare sia per lui che per noi).

– Single match: Nemesi def. Dover.

Contrariamente a quanto annunciato, non abbiamo potuto avere il match hardcore fra Dover e David Graves; dato quindi il grande ritorno nello stage 1 di Nemesi, abbiamo aggiunto un match fra lui e Dover (entrambi sconfitti ma applauditi), una sorta di scontro di stili. Da una parte la forza e durezza dell’ungherese, dall’altra la rapidità e dinamicità del “mezzo demone”.
Ad uscire vincitore dalla contesa, è stato Nemesi, che ha quindi festeggiato il ritorno con una prestigiosa vittoria.

– Rising Champion title match: Andy Manero (c) def. Icarus

Qualche giorno fa, il direttore Kobra aveva assegnato d’ufficio il titolo ad Andy Manero, rendendo quindi il suo match contro Icarus un title match.
Stavolta, contrariamente al passato, Manero è riuscito ad avere la meglio di Icarus senza aiuto esterno, vincendo la contesa sorprendentemente rendendo il match il più breve della serata (poco meno di una decina di minuti), sfruttando la maggiore freschezza rispetto all’ungherese, già protagonista di un match estremamente dispendioso nello stage 1.

– God of Sun title match: Miso Mijatovic def. Ashley Dunn & The Greatest (c) – TITLE CHANGE

Questo match era in parte la riedizione del triple threat match di Rise to Stardom, con Mijatovic aggiunto grazie al potere ed alle scorrettezze di Kobra.
L’epilogo del match, però, è stato diverso: dopo l’incredibile vertebreaker di TG (ai danni di Ashley Dunn) Mijatovic è stato rapidissimo nel colpire TG e sostituirlo nello schienamento, ottenendo quindi il conto di 3 vincente, per la sorpresa del nostro pubblico, che non immaginava che ce l’avrebbe potuta fare, considerando anche che TG era ben al nono match come God of Sun, ed aveva superato avversari di elevatissimo spessore.
A fine match Ashley Dunn, sommerso dai cori “please come back”, ha preso il microfono e lanciato una futura sfida a Mijatovic, non avendo gradito il finale.
TG stesso, al termine dell’evento, ha chiesto alla dirigenza di poter avere un rematch. Tutto ciò sarà oggetto di valutazioni future, ovviamente.

– Tag team match: 2Unlimited (Patrick & Jay Sammon) def. Wonderkids (Akira & Gravity)

Il match che ha fatto venir giù l’arena. E’ inutile dare altre descrizioni, gente in piedi per minuti, applausi scroscianti, continui cori di “match of the year”, “fight forever”, “please don’t stop”.
Questo match, per quanto ci riguarda, passerà alla storia come la consacrazione dei Wonderkids, che per 20 minuti circa sono stati in totale competizione con due rivali conosciuti come una delle coppie più forti d’Europa.
Chi c’era, non dimenticherà mai questo match ed i 4 minuti circa di battiti sul ring ed applausi finali. Standing ovation.

– “Bad Bones” John Klinger def. Joel Redman

Avevamo promesso un main event di caratura internazionale, e l’abbiamo avuto.
Spontaneamente, fra l’altro, il pubblico si è quasi da subito piazzato a bordo ring sui 3 lati, in stile wXw.
Battiti costanti ed applausi hanno fatto da contorno a manovre incredibili ed un match di rara psicologia, un confronto fra due dei migliori atleti europei, entrambi con lunghe ed importanti esperienze nelle due più note promotion mondiali (WWE e TNA).

 

Nella foto (rubata nel backstage), i due campioni della Rising Sun: il “God of Sun” Miso Mijatovic ed il “Rising Champion” Andy Manero.

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